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Introduzione
I “Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali” (“PDTA”) consistono in una serie di interventi clinici, caratterizzati da elevata complessità e multidisciplinarietà, rivolti in maniera speciale a determinate categorie di pazienti affetti da patologie croniche e/o complesse.
Questi pazienti, affetti da malattie con caratteristiche di tendenziale progressione clinica e di lunga durata necessitano:
Negli anni è progressivamente aumentata l’applicazione dei PDTA, ritenuti i più efficaci strumenti clinici finalizzati alla presa in carico globale del paziente cronico: la domanda di cure è, infatti, sempre più ampia e diversificata da parte dell’utenza che, vivendo più a lungo, presenta bisogni assistenziali crescenti da affrontarsi nell’ottica della multidisciplinarietà.
All’aumento della longevità dei pazienti corrisponde spesso l’aumento della presenza di “comorbilità” cui consegue, dunque, la necessità del ricorso a percorsi diagnostici e terapeutici caratterizzati da competenze specialistiche diversificate che devono essere integrate secondo modelli assistenziali multi-livello.
Ciò presuppone, da una parte, l’affermazione di una visione “olistica” dello stato di salute della persona, che deve essere trattata nella sua totalità ed integrità psico-fisica mediante interventi che tengano conto dei diversi aspetti della cura (dalla diagnosi alla riabilitazione); dall’altra, lo sviluppo della medicina “di iniziativa”, “proattiva” attraverso il potenziamento della rete dei servizi territoriali.
Le caratteristiche dei PDTA
Ciò che contraddistingue i PDTA, infatti, è la molteplicità degli interventi assistenziali attuati secondo schemi standardizzati di cura basati sulle più rilevanti evidenze scientifiche nazionali ed internazionali in tema di patologie croniche ad alta diffusione e rilevanza clinica (scompenso cardiaco, diabete mellito, tumore della mammella, colon retto, polmone, ecc.)
Il sistema integrato di cure assicurato grazie alla rigorosa applicazione dei PDTA da parte del team multidisciplinare consente di garantire a ciascun paziente:
In quanto sistemi integrati di servizi e prestazioni erogati da équipe multidisciplinari operanti nei diversi ambiti organizzativi (realtà ospedaliera e territoriale), i PDTA mirano ad assicurare l’integrazione delle procedure e dei piani assistenziali.
La finalità dei PDTA è, infatti, quella di garantire al paziente cronico non solo il corretto trattamento della patologia, ma anche, per quanto possibile, il miglioramento del suo stato funzionale e la prevenzione delle ricadute, con positive ripercussioni sul benessere e la qualità della vita del soggetto.
I PDTA nella ASL di Pescara
In esecuzione delle direttive impartite dalla Regione Abruzzo mediante specifici Documenti Tecnici e/o Linee Guida clinico-assistenziali, la ASL di Pescara ha approvato, negli ultimi anni, una serie di PDTA per le più importanti patologie.
Questi percorsi, che devono essere garantiti sul territorio in quanto sistemi integrati di prestazioni ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza sono di volta approvati con appositi provvedimenti amministrativi di recepimento della disposizioni regionali tra cui spiccano:
I “Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali” (“PDTA”) consistono in una serie di interventi clinici, caratterizzati da elevata complessità e multidisciplinarietà, rivolti in maniera speciale a determinate categorie di pazienti affetti da patologie croniche e/o complesse.
Questi pazienti, affetti da malattie con caratteristiche di tendenziale progressione clinica e di lunga durata necessitano:
- di molteplici prestazioni mirate e tra loro connesse (di diagnosi, di trattamento, di controllo e di riabilitazione);
- di assistenza continuativa, atta a garantire la successione degli interventi clinici secondo un continuum diagnostico e terapeutico che può articolarsi e svolgersi anche in contesti e luoghi di cura differenti (dall’ospedale al territorio).
Negli anni è progressivamente aumentata l’applicazione dei PDTA, ritenuti i più efficaci strumenti clinici finalizzati alla presa in carico globale del paziente cronico: la domanda di cure è, infatti, sempre più ampia e diversificata da parte dell’utenza che, vivendo più a lungo, presenta bisogni assistenziali crescenti da affrontarsi nell’ottica della multidisciplinarietà.
All’aumento della longevità dei pazienti corrisponde spesso l’aumento della presenza di “comorbilità” cui consegue, dunque, la necessità del ricorso a percorsi diagnostici e terapeutici caratterizzati da competenze specialistiche diversificate che devono essere integrate secondo modelli assistenziali multi-livello.
Ciò presuppone, da una parte, l’affermazione di una visione “olistica” dello stato di salute della persona, che deve essere trattata nella sua totalità ed integrità psico-fisica mediante interventi che tengano conto dei diversi aspetti della cura (dalla diagnosi alla riabilitazione); dall’altra, lo sviluppo della medicina “di iniziativa”, “proattiva” attraverso il potenziamento della rete dei servizi territoriali.
Le caratteristiche dei PDTA
Ciò che contraddistingue i PDTA, infatti, è la molteplicità degli interventi assistenziali attuati secondo schemi standardizzati di cura basati sulle più rilevanti evidenze scientifiche nazionali ed internazionali in tema di patologie croniche ad alta diffusione e rilevanza clinica (scompenso cardiaco, diabete mellito, tumore della mammella, colon retto, polmone, ecc.)
Il sistema integrato di cure assicurato grazie alla rigorosa applicazione dei PDTA da parte del team multidisciplinare consente di garantire a ciascun paziente:
- la globalità degli interventi specifici per la patologia riscontrata;
- l’appropriatezza e la qualità delle prestazioni erogate;
- la continuità delle cure nei diversi setting assistenziali;
- la riduzione della variabilità nel trattamento tra diversi soggetti affetti dalla medesima patologia.
In quanto sistemi integrati di servizi e prestazioni erogati da équipe multidisciplinari operanti nei diversi ambiti organizzativi (realtà ospedaliera e territoriale), i PDTA mirano ad assicurare l’integrazione delle procedure e dei piani assistenziali.
La finalità dei PDTA è, infatti, quella di garantire al paziente cronico non solo il corretto trattamento della patologia, ma anche, per quanto possibile, il miglioramento del suo stato funzionale e la prevenzione delle ricadute, con positive ripercussioni sul benessere e la qualità della vita del soggetto.
I PDTA nella ASL di Pescara
In esecuzione delle direttive impartite dalla Regione Abruzzo mediante specifici Documenti Tecnici e/o Linee Guida clinico-assistenziali, la ASL di Pescara ha approvato, negli ultimi anni, una serie di PDTA per le più importanti patologie.
Questi percorsi, che devono essere garantiti sul territorio in quanto sistemi integrati di prestazioni ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza sono di volta approvati con appositi provvedimenti amministrativi di recepimento della disposizioni regionali tra cui spiccano:
- quelle già contenute nel Piano Operativo Regionale per il Contenimento delle Lista di Attesa (approvato con Decreto del Commissario ad acta n°60/2015) secondo cui i PDTA devono rappresentare un utile strumento di gestione del paziente cronico e/o complesso, in particolare per le patologie per le quali si registrano, all'interno di ciascuna Azienda, le maggiori criticità nell’accesso alle prestazioni;
- quelle previste nel nuovo Piano Regionale per il Governo delle Liste di Attesa per il Triennio 2019/2021 (approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n°265 del 14.05.2019) e confermative del precedente Piano, secondo cui si deve focalizzare l’attenzione sul rispetto dei tempi di attesa con specifico riferimento agli esami strumentali maggiormente richiesti dalla fascia di popolazione affetta da patologie croniche.