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Responsabile: ELENA MAZZOTTA
Sede : Presidio Ospedaliero Pescara
Telefono : 085 4252603
Email : elena.mazzotta@asl.pe.it
Dipartimento : Dipartimento delle Medicine
La UOS Sepsi opera nel contesto dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive. È stata istituita con la finalità di:
  • supportare la corretta presa in carico dei pazienti con sepsi o shock settico a livello aziendale, per un adeguato management della terapia antibiotica ed una gestione flessibile del setting assistenziale per intensità̀ di cure;
  • attivazione di protocolli ed iniziative per l’implementazione della Stewardship Antimicrobica a livello aziendale, inclusa l’istituzione del dosaggio delle concentrazioni degli antibiotici;
  • aggiornamento costante del PDTA aziendale di riferimento ed iniziative di formazione ad esso inerenti.
In accordo con le linee guida della Surviving Sepsis Campaign, la sepsi è definita sindrome tempo dipendente caratterizzata da una disfunzione d’organo, causata da una risposta disregolata dell’ospite ad un’infezione e per il management è necessario un approccio multidisciplinare. In seguito al rapido riconoscimento, la terapia della sepsi prevede il ripristino e il mantenimento dell’emodinamica, il trattamento della risposta disregolata dell’ospite e il trattamento dell’infezione sottostante mediante l’impiego dell’antibioticoterapia e del controllo della fonte. Il management in setting non intensivi è possibile ogni qual volta ci si trovi di fronte alla disfunzione d’organo isolata e ci sia un pronto ripristino dell’emodinamica in seguito al riempimento volemico. Il coinvolgimento dell’Unità di Rianimazione è necessario in tutte le manifestazioni più severe in cui il danno d’organo è multiplo e sussiste condizione di shock settico, ovvero una condizione clinica in cui concomitino alterazioni circolatorie, cellulari e metaboliche associata ad un rischio di morte più elevato rispetto alla sola sepsi.
Mediante l’attività di consulenza, la UOS Sepsi è coinvolta nell’indicazione della terapia antibiotica e della modalità di somministrazione: in accordo con le linee guida su citate e con il PDTA aziendale dedicato, nella scelta dell’antibiotico devono essere valutati più fattori, tra i quali la sede della fonte sepsigena, il rischio dell’ospite di essere portatore di patogeni MDR, le caratteristiche farmacocinetiche di tempo o dose dipendenza e le modifiche di clearance o del volume di distribuzione proprie del paziente settico. In considerazione di questi elementi, le azioni di Antimicrobial Stewardship sono volte a garantire la scelta appropriata del farmaco, l’indicazione del tipo di somministrazione dello stesso (es. somministrazione in continuo o frazionata), la revisione della terapia una volta isolato agente eziologico, passando così a terapia empirica a terapia mirata.
 
Parallelamente, punto cruciale della terapia eziologica è il controllo della fonte: compito della UOS sepsi è garantire la valutazione multidisciplinare con il coinvolgimento delle chirurgie. Come più volte riportato in letteratura, e come indicato della Surviving Sepsis Campaing, il controllo della fonte deve essere considerato entro le 6 e le 12 ore dal riconoscimento della sindrome settica. La scelta del tipo di intervento è condizionata dalla presentazione clinica e dalla fonte: il “source control” contribuisce ad eliminare lo stimolo infettivo che ha determinato la risposta disregolata dell’ospite favorendo la risoluzione della sepsi.
Per garantire il lavoro multidisciplinare, sulla scorta anche dei Core Elements stabiliti da più Società  Scientifiche nella gestione della sepsi, è stato costituito un tavolo di lavoro aziendale multidisciplinare dedicato con la finalità di implementare l’attuazione del PDTA, individuare le criticità proprie di ciascun ambito assistenziale e promuovere il riconoscimento precoce della sindrome settica, le pratiche di Antimicrobial Stewardship in termini di appropriatezza, durata e scelta della terapia antibiotica e le pratiche di Infection Control. È in corso la creazione di un percorso aziendale che coinvolga la UOS Sepsi, il Pronto Soccorso, le UUOO e il servizio di Bed management per standardizzare la gestione delle prime fasi della presentazione clinica, dal rapido riconoscimento, alle manovre diagnostiche da eseguire, all’attuazione della terapia di supporto, alla valutazione del setting adeguato di gestione, con il coinvolgimento della UO di Rianimazione per i quadri con insufficienza multiorgano e instabilità emodinamica.
In ambito formativo, la UOS Sepsi è stata coinvolta nell’ambito del corso promosso dalla Regione Abruzzo sulle Infezioni Correlata all’Assistenza (ICA). In particolare, nel Modulo A del corso ICA, in collaborazione con la Rianimazione e la Microbiologia, sono state proposte lezioni in modalità FAD con la finalità di fornire strumenti per il riconoscimento dei fattori di rischio, dei sintomi e gli strumenti per calcolare la gravità clinica mediante scale di valutazione (SOFA score; NEWS2), le modalità di diagnosi eziologica oltre che indicazioni di gestione assistenziale e terapeutiche della sindrome settica. Nel corso del Modulo D e B, dello stesso corso, sono state proposte lezioni teorico-pratiche, con la valutazione di scenari specifici, focalizzando gli aspetti di Antimicrobial Stewardship e Infection Control. Inoltre sono state proposte attività formative monotematiche su potenziali marcatori di sepsi (es. MDW, adrenomedullina) per implementare la diagnostica differenziale e la valutazione iniziale. Sono in programmazione ulteriori eventi formativi dedicati.
Infine viene svolta dal personale dedicato un’intensa attività di formazione ed aggiornamento certificata, in ambito nazionale e internazionale, con la partecipazione attiva anche presso tavoli di discussione nazionali ed europee per promuovere percorsi volti a favorire il riconoscimento precoce della sindrome settica ed il rapido trattamento, per migliorare la gestione e l’assistenza al paziente.
 
U.O.C. di riferimento: Malattie Infettive
 
Ultimo aggiornamento: 07/08/2025