L’universo dei laboratori ha vissuto e sta sperimentando trasformazioni profonde e paradigmatiche ed è straordinariamente ricco di progetti di innovazione, riconfigurazione, messa in rete.
Chi lavora nell’ambito della medicina di laboratorio ha cognizione di quanti e quali sforzi le direzioni dei laboratori stiano facendo per efficientare le attività e al tempo stesso valorizzare le professionalità e il ruolo della medicina di laboratorio nei processi clinico-assistenziali e nella ricerca.
In questa prospettiva l’Università degli studi di Milano, il centro di ricerca e alta formazione in health administration e Beckman Coulter hanno promosso un “Cantiere buone pratiche della medicina di laboratorio”, ovvero un premio all’innovazione che offre una grande opportunità alla medicina di laboratorio per approfondire i cambiamenti avvenuti e quelli in atto, condividendone contenuti e generando il contesto per la valorizzazione, diffusione e trasferibilità dei progetti candidati.
Lo spirito del premio non è competitivo, quanto inclusivo per tutta la medicina di laboratorio, avendo lo scopo di mettere a fuoco e condividere le direttrici dell’innovazione tenendo conto dei contesti e dei punti di partenza in cui si è generata.
Uno comitato appositamente costituito ha proceduto a riconoscere menzioni speciali ai progetti presentati per il premio, che si sono ispirati alle seguenti aree di innovazione e trasformazione:
1. La produttività e l’efficienza interna al singolo laboratorio, con interventi che spaziano dalla riorganizzazione dei processi, all’attivazione di interventi lean, alle modifiche nella divisione di lavoro e di ruolo tra dirigenti e tecnici;
2. La messa in rete di laboratori per la ricerca di sinergie, economie di scopo, condivisione di best practices, cooperazione tra professionalità ed ovviamente anche miglioramenti di produttività, efficienza e qualità;
3. La sicurezza, affidabilità e qualità complessiva;
4. Il ruolo e l’azione della medicina di laboratorio sul pavimento dell’organizzazione,
5. Lo sviluppo e la partecipazione a progetti di ricerca e innovazione in campo clinico;
6. L’adozione di tecnologie “disruptive”, intelligenze artificiali, big data, etc.
I progetti saranno successivamente raccolti in un compendio opportunamente strutturato ed elaborato che sarà messo a disposizione di tutte le strutture di laboratorio partecipanti all’iniziativa, nonché della più ampia famiglia della medicina di laboratorio italiana e delle Istituzioni dei diversi Servizi Sanitari Regionali (SSR) e del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
I progetti partecipanti sono stati presentati nel corso di un’apposita sessione organizzata il 27 Novembre al Forum Sanità a Firenze, nel corso della quale l’Unità Operativa Complessa (UOC) Laboratorio analisi cliniche della ASL di Pescara – diretta dal Dott. Giancarlo Di Iorio, è stata premiata con le seguente menzione speciale: Razionalizzare le scarse risorse per accrescere le capacità produttive.
Un importante riconoscimento per il Laboratorio Analisi Cliniche del Presidio Ospedaliero di Pescara.
Chi lavora nell’ambito della medicina di laboratorio ha cognizione di quanti e quali sforzi le direzioni dei laboratori stiano facendo per efficientare le attività e al tempo stesso valorizzare le professionalità e il ruolo della medicina di laboratorio nei processi clinico-assistenziali e nella ricerca.
In questa prospettiva l’Università degli studi di Milano, il centro di ricerca e alta formazione in health administration e Beckman Coulter hanno promosso un “Cantiere buone pratiche della medicina di laboratorio”, ovvero un premio all’innovazione che offre una grande opportunità alla medicina di laboratorio per approfondire i cambiamenti avvenuti e quelli in atto, condividendone contenuti e generando il contesto per la valorizzazione, diffusione e trasferibilità dei progetti candidati.
Lo spirito del premio non è competitivo, quanto inclusivo per tutta la medicina di laboratorio, avendo lo scopo di mettere a fuoco e condividere le direttrici dell’innovazione tenendo conto dei contesti e dei punti di partenza in cui si è generata.
Uno comitato appositamente costituito ha proceduto a riconoscere menzioni speciali ai progetti presentati per il premio, che si sono ispirati alle seguenti aree di innovazione e trasformazione:
1. La produttività e l’efficienza interna al singolo laboratorio, con interventi che spaziano dalla riorganizzazione dei processi, all’attivazione di interventi lean, alle modifiche nella divisione di lavoro e di ruolo tra dirigenti e tecnici;
2. La messa in rete di laboratori per la ricerca di sinergie, economie di scopo, condivisione di best practices, cooperazione tra professionalità ed ovviamente anche miglioramenti di produttività, efficienza e qualità;
3. La sicurezza, affidabilità e qualità complessiva;
4. Il ruolo e l’azione della medicina di laboratorio sul pavimento dell’organizzazione,
5. Lo sviluppo e la partecipazione a progetti di ricerca e innovazione in campo clinico;
6. L’adozione di tecnologie “disruptive”, intelligenze artificiali, big data, etc.
I progetti saranno successivamente raccolti in un compendio opportunamente strutturato ed elaborato che sarà messo a disposizione di tutte le strutture di laboratorio partecipanti all’iniziativa, nonché della più ampia famiglia della medicina di laboratorio italiana e delle Istituzioni dei diversi Servizi Sanitari Regionali (SSR) e del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
I progetti partecipanti sono stati presentati nel corso di un’apposita sessione organizzata il 27 Novembre al Forum Sanità a Firenze, nel corso della quale l’Unità Operativa Complessa (UOC) Laboratorio analisi cliniche della ASL di Pescara – diretta dal Dott. Giancarlo Di Iorio, è stata premiata con le seguente menzione speciale: Razionalizzare le scarse risorse per accrescere le capacità produttive.
Un importante riconoscimento per il Laboratorio Analisi Cliniche del Presidio Ospedaliero di Pescara.
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Ultimo aggiornamento: 04/12/19