Attivato dalla UOC di Terapia Intensiva Anestesiologia e Terapia del Dolore dell’Ospedale di Pescara, il progetto assicura assistenza respiratoria specialistica a domicilio per pazienti tracheostomizzati e affetti da SLA. Ridotti ricoveri, disagi e costi.
 


Un modello assistenziale all’avanguardia, in grado di coniugare efficacia clinica, umanizzazione delle cure e sostenibilità: è il progetto di ventiloterapia domiciliare creato dall’Unità Operativa Complessa di Terapia Intensiva, Anestesiologia e Terapia del Dolore della ASL di Pescara, diretta dalla Dott.ssa Rosamaria Zocaro, unitamente con la responsabile della Terapia Intensiva Dott.ssa Antonella Frattari. Responsabile dell’attività assistenziale è il Dr. Rosario Pezzella con il coordinamento operativo della Dr.ssa Irene Rosini.
 
Si tratta di un progetto inedito per il territorio abruzzese, deliberato dalla ASL di Pescara nel settembre 2022, che ha già prodotto risultati rilevanti: 1151 interventi domiciliari specialistici, tra cui 492 cambi di cannula tracheostomica (di cui 21 pediatrici), 51 fibrobroncoscopie, 273 rinnovi di piani terapeutici per ossigenoterapia, 142 forniture domiciliari di presidi medico-chirurgici sia per pazienti in ventiloterapia invasiva che non invasiva. In 21 casi è stato effettuato il cambio della peg e sono state effettuate 172 consulenze domiciliari per visite rianimatorie e pneumologiche.
L’obiettivo è chiaro: garantire continuità assistenziale a pazienti ad alta complessità, affetti da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) o tracheostomizzati, direttamente nel proprio domicilio, evitando spostamenti gravosi verso l’ospedale, faticosi per pazienti già debilitati dalla malattia. Il progetto coinvolge team di sanitari multiprofessionali formati da medici e infermieri esperti, che operano sul territorio per la gestione di problematiche respiratorie complesse e interventi specialistici.
Questo modello organizzativo rappresenta una risposta concreta ai bisogni sanitari e logistici delle famiglie, e al tempo stesso contribuisce a decongestionare il sistema ospedaliero, riducendo accessi in pronto soccorso e ricoveri evitabili.
L’impatto del progetto è duplice. Da un lato, migliora sensibilmente la qualità della vita dei pazienti e dei caregiver, verso una concreta umanizzazione delle cure, riducendo il rischio di complicanze e infezioni ospedaliere. Dall’altro, garantisce un risparmio significativo per il sistema sanitario: meno ricoveri, meno degenze prolungate e una migliore allocazione delle risorse disponibili.
Il servizio riduce anche i costi indiretti per le famiglie, spesso costrette a gestire trasporti medicalizzati o lunghi spostamenti, e allevia il carico emotivo che deriva dall’accesso continuo a strutture sanitarie.
 
Il progetto della ASL di Pescara si pone come modello replicabile in altri contesti regionali e nazionali, ed è la dimostrazione di come sia possibile integrare ospedale e territorio, offrendo un’assistenza domiciliare altamente qualificata e costruita su misura per i pazienti più fragili.
 

 
 
Pescara, 18 aprile 2025



 
Ultimo aggiornamento: 18/04/25